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Last weekend I visited Museo delle Forze Armate 1914-1945 in Montecchio Maggiore (Veneto, Italy).
It is a hidden gem of our territory, a museum created by the love of Giancarlo Marin (president) and Giancarlo Cosaro (vice) and one hundred members of the Associazione Cultori della Storia delle Forze Armate and devoted to memory preservation and diffusion of the period between WW1 and WW2.
The collection is mainly composed by former Italian Army historical pieces and donations of local people whose elders joined the army. Between them a lot of intriguing histories unfold, as the first Italian woman with flight license, or the Italian aviator trying the first Roma - Tokyo raid or the howitzer who stood in Bedeschi's living room (the author of Centomila gavette di ghiaccio, an iconic autobiographic novel set during the Italian expedition against the Sovietic Union in between 1941 and 1943) and many others, which maybe I will tell someday in this blog.
Between the museum rooms you can find weapons, uniforms, guns (many of them) and also bigger vehicles as DAK motorcycles, an Humber Scout Car and USAF M115, a Sd.Kfz.251 Hanomag, some Jeeps and Willis, an L3 Italian Tank and an M15/42 and many more. Then there is an awesome project, I will deal in a separate post.
The museum is totally sustained by its Association member volunteerism and private donations, if you want support them feel free to contact them here and e follow them on social networks (Facebook and Instagram).
Pictures below!
ITALIANO
Lo scorso weekend ho visitato il Museo delle Forze Armate 1914-1945 a Montecchio Maggiore (Vicenza), una gemma nascosta nel territorio, costituito nel 2003 da Giancarlo Marin (presidente) e Giancarlo Cosaro (vice) e sostenuto dal volontariato del centinaio di volontari dell'Associazione Cultori della Storia delle Forze Armate.
Il museo è votato alla preservazione e alla diffusione della memoria del periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, con attenzione particolare al territorio veneto. La collezione infatti è composta principalmente da pezzi storici dismessi dall'Esercito Italiano e dalle donazioni locali, di abitanti della zona i cui avi si sono ritrovati a combattere (e non solo) tra le due guerre mondiali.
Non solo combattere: tra le teche del museo si dipanano pagine di storie poco conosciute come quelle della prima donna italiana con brevetto di pilota o del tentativo di raid aereo Roma - Tokyo o l'obice da salotto di Bedeschi (l'autore di Centomila gavette di ghiaccio, un romanzo autobiografico ambientato durante la spedizione italiana in Russia tra il 1941 and 1943) and many others, which maybe I will tell someday in this blog.
Nelle varie stanze, e nella vasta esposizione all'aperto, trovano spazio armi leggere, uniformi, cannoni e veicoli come motociclette della DAK, Humber Scout Car, USAF M115, un Sd.Kfz.251 Hanomag, Jeeps e Willis, carri armati leggeri italiani L3 e medi M15/42 e molto altro. V'è poi un altro fantastico progetto che merita un post a parte.
Il museo è completamente sostenuto dal volontariato dei suoi membri e dalle donazioni private, perciò se volete supportarli contattateli liberamente qui e seguirli sui social (Facebook e Instagram).
E ora un po' di foto!
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